L’Ue ha presentato una proposta molto interessante per i consumatori, in un nuovo disegno di legge, che si propone come obiettivo quello di rendere più economico, il diritto alle riparazioni hi-tech, dopo il periodo di garanzia. Il disegno di legge ha l’obiettivo di contrastare l’obsolescenza programmata, facendo diventare più economico riparare i propri dispositivi anziché sostituirli con nuovi apparecchi. Vediamo insieme i punti principali del nuovo disegno di legge.
Le riparazioni hi-tech più facili anche dopo il periodo di garanzia!
La proposta della Commissione Ue, nel nuovo disegno di legge sul diritto alla riparazione, nasce con l’obiettivo di dare ai cittadini europei la possibilità di rivolgersi a servizi di riparazione quando la garanzia legale dei prodotti, in genere di due anni, è scaduta. L’intenzione del legislatore è di rendere le riparazioni di smartphone, tablet, pc ed elettrodomestici “più facili ed economiche” oltre il periodo legale di garanzia per ridurre l’impatto ambientale, sostenere il Green Deal e contrastare l’obsolescenza programmata. Punto fondamentale della proposta è l’introduzione di standard comuni di trasparenza su condizioni e prezzi delle riparazioni.
Gli obiettivi della proposta Ue sulle riparazioni hi-tech!
Secondo Bruxelles, “negli ultimi decenni la sostituzione” di questi dispositivi “è stata spesso privilegiata rispetto alla riparazione ogni volta che i prodotti diventavano difettosi e non sono stati dati incentivi sufficienti ai consumatori per ripararli alla scadenza della garanzia legale”. Una pratica che la Commissione Ue vuole contrastare con la sua proposta legislativa. Le nuove norme, viene spiegato, “renderanno più semplice ed economicamente vantaggioso per i consumatori riparare anziché sostituire i beni” e daranno “una spinta al settore delle riparazioni, incentivando nel contempo”.
Piattaforma online e modulo europeo di informazione sulla riparazione.
Prevista una piattaforma di riparazione online per mettere in contatto i consumatori con riparatori e venditori di beni ricondizionati locali, aiutandoli a comparare le offerte, e ad aprire la competizione nel settore. Si ipotizza anche l’introduzione di un modulo europeo di informazione sulla riparazione, che i cittadini potranno richiedere a qualsiasi riparatore per aumentare la trasparenza su condizioni e a prezzi del servizio, e sarà sviluppato uno standard di qualità europeo per i servizi di riparazione.
Si stima che la riparazione di smartphone, tablet, laptop, tv ed elettrodomestici oltre i termini legali di garanzia, contro la loro sostituzione, porterà all’Ue risparmi “per circa 15,6 miliardi di euro” per venditori e produttori e “176,5 miliardi di euro” per i consumatori “nei prossimi 15 anni”. Inoltre, secondo la Commissione “meno prodotti scartati significa meno rifiuti, meno materiali necessari per produrre nuovi beni e meno emissioni di gas serra nel processo di produzione e vendita“.