Cesare Damiano, esponente del Partito democratico, ha preso posizione sulle parole di Alberto Brambilla, presidente del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, secondo il quale l’obiettivo di Boeri sarebbe quello di ricalcolare le pensioni, tutte, non solo quelle d’oro, con il metodo contributivo.
Damiano si è detto d’accordo con Brambilla, ed ha ribadito: “Questo potrebbe voler dire mettere in discussione l’assegno pensionistico di 15 milioni di pensionati colpevoli di avere una pensione calcolata con il metodo retributivo. Non stiamo parlando dei ricchi, ma degli operai.
Del resto, il Presidente dell’Inps, al momento del suo insediamento, aveva già sostenuto questa tesi con un esempio preciso: il taglio delle pensioni superiori ai 3.500 euro lordi mensili con il ricalcolo, cifra ben lontana dai 5.000 euro netti indicata dal Governo. Se, per tagliare giustamente vitalizi e pensioni d’oro, si adotterà il metodo del ricalcolo anziché quello del contributo di solidarietà, si introdurrà un principio pericoloso“.
Riforma pensioni: le ultime news su taglio pensioni d’oro e ricalcolo.
Inoltre, ha aggiunto Damiano: “Sarebbe paradossale che il Governo giallo-verde, che ha fatto la campagna elettorale sul superamento della legge Fornero, si rendesse complice del taglio delle pensioni. Faccio un appello a Salvini e Di Maio: fermatevi! Senza considerare il fatto che per chi ha pensioni medio-basse si tratterebbe di una doppia beffa.
Oltre al taglio dell’assegno, che per chi ha 1.200 euro al mese significa entrare nella soglia di povertà dopo 35-40 di lavoro da operaio, ci sarebbe l’effetto Flat tax che restituirebbe sotto forma di benefici fiscali ai pensionati ricchi circa 1.200 euro al mese, dopo un taglio propagandistico di meno di 400 euro mensili. Il saldo di questa operazione sarebbe inquietante: 200 euro in meno alle pensioni medio-basse e 800 euro in più a quelle dei pensionati d’oro. Una redistribuzione di ricchezza al contrario”.
Riforma pensioni: modifiche, superamento legge Fornero e coperture.
Sulla questione del superamento della legge Fornero e sul problema della coperture Damiano ha ribadito: “Se ci fossero le risorse per superare la legge Fornero, io lo farei, a differenza di quello che sostiene Renzi, In parte lo abbiamo già fatto nella passata legislatura e, su quella strada, bisogna continuare. Proprio la mancanza di risposte radicali su questo argomento, insieme a quello del lavoro, ha fatto sì che molti dei nostri elettori ci abbiano abbandonato.
Errare è umano, ma perseverare, come fa Renzi, è diabolico. Mettere in giro la bufala secondo la quale si andrebbe in pensione a ’54 anni’, vuol dire accreditare la peggiore propaganda liberista degli ultimi decenni, quella che ci ha costretti sulla difensiva e che, purtroppo, ha portato un attacco allo Stato sociale e ci ha spinto sulla cattiva strada dei licenziamenti più facili. Purtroppo, se parliamo di pensioni, l’età di uscita non è 54 anni, come sostiene Renzi, ma di 67 anni con la prospettiva, per i più giovani, di fissare l’asticella a 70 anni”, ha concluso Damiano.
Esodati e Opzione Donna, le news di Walter Rizzetto.
Invece, sul capitolo esodati ed opzione donna, Walter Rizzetto esponente di Fratelli d’Italia, ha rilanciato la necessità per il nuovo esecutivo di intervenire per sanare la questione dei 6000 mila esodati rimasti esclusi dalle tutele: “Non è possibile che nel 2018 esista ancora la sfortunata categoria degli esodati. Seimila persone escluse dalle precedenti salvaguardie, che, oltre a vivere da anni senza reddito, hanno subito un’evidente discriminazione rispetto a chi con pari diritto è rientrato nelle precedenti salvaguardie“.
Importante e prioritario per Rizzetto riuscire ad ottenere non solo la proroga del regime Opzione donna, ma la sua introduzione in via strutturale, risultato che avrebbe effetti positivi sul welfare “riconoscendo la possibilità di andare in pensione in anticipo alle lavoratrici, a fronte di particolari esigenze familiari per svolgere il ruolo di nonne e di supporto domestico“.
Taglio delle pensioni d’oro: Luigi Di Maio annuncia le novità.
Intanto, sul fronte pensioni d’oro, il vicepremier Luigi Di Maio ha annunciato importanti novità: “Questa settimana alla Commissione Lavoro del Senato calendarizzeremo la proposta di legge sul taglio delle pensioni d’oro: chi prende pensioni sopra ai 4-5 mila euro prenderà l’assegno solo in proporzione ai soldi che ha versato. Vedrete i soldi che recupereremo, non si tratta di un gruzzolo residuale”.
Lo ha dichiarato nell’intervista di Maria Latella su Sky Tg24, ribadendo: “Sarà il primo provvedimento che calendarizziamo nella commissione di pertinenza e ce la mettiamo tutta per farlo approvare prima dell’estate”.