Il governo ha reso permanente la digitalizzazione delle ricette mediche. La decisione è stata presa nel Consiglio dei ministri di oggi a Palazzo Chigi. La regola funziona sia quando le prescrizioni sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale, sia quando non lo sono. La novità, prevista dal 2011 ma ribadita durante l’emergenza della pandemia, era stata estesa a tutto il 2023 e anche al 2024.
Validità illimitata delle prescrizioni!
La nota del Consiglio dei ministri elenca una serie di altri provvedimenti innovativi, fra i quali quello di prevedere la validità illimitata delle prescrizioni farmaceutiche, terapeutiche, riabilitative e di presidi a favore dei pazienti cronici o con patologie invalidanti, frazionando la consegna dei farmaci in maniera di garantire ogni volta quelli necessari per coprire trenta giorni di terapia.
Varie semplificazioni!
Si parla poi di rendere disponibili medicinali di rilevanza clinica non ancora dotati di autorizzazione all’immissione in commercio (AIC) in un contesto regolamentato. E ancora: semplificare la pubblicità legale relativa ai farmaci, eliminando gli adempimenti connessi alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e consentendo la pubblicazione sul sito dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA); semplificare le procedure autorizzative delle acque minerali naturali (destinate ad imbottigliamento e ad uso termale), e così via.
Una dichiarazione di Schillaci!
Il ministro della Salute Orazio Schillaci, commentando le misure per la salute contenute nel Dl Semplificazioni ha detto: “Abbiamo reso strutturale la ricetta elettronica, sia quella rossa che quella bianca, molto apprezzata da cittadini e medici. Abbiamo ritenuto che fosse giusto porre fine alla sperimentazione e alle proroghe per semplificare il lavoro dei medici di famiglia e la vita dei cittadini che non dovranno recarsi negli studi medici ma potranno ricevere la ricetta tramite mail o altri canali sul proprio cellulare”.