Pensioni 2019: tutte le ultime novità su Quota 100

Le ultime novità sulle pensioni con Quota 100. I sindacati chiedono un confronti anche su altri temi di natura previdenziale. Le dichiarazioni di Durigon e Proietti.

Inps pensione cartelle previdenziali istituto nazionale previdenza sociale

Le ultime novità su Quota 100 vengono dalle dichiarazioni del sottosegretario al Ministero del lavoro, Claudio Durigon, il quale ha assicurato che verrà predisposto un decreto legge per l’introduzione di Quota 100 nel sistema pensionistico, dopo l’approvazione della Legge di Bilancio 2019. “La manovra entra nel vivo della sua definizione; subito dopo la sua approvazione si effettuerà il decreto Quota 100 e, finalmente, chi maturerà il requisito, già da gennaio potrà fare domanda per accedere alla pensione”, ha dichiarato in un post.

Sempre a proposito di Quota 100, nella trasmissione “Stasera Italia”, Durigon ha chiarito le tempistiche del nuovo strumento per le pensioni anticipate. Quota 100 entrerà vigore dal 1° gennaio e “chi maturerà, ad esempio, i requisiti il 1° gennaio potrà andare in pensione dopo tre mesi, quindi il 1°aprile”.

Per Proietti non è corretto parlare di “Quota 100”

“Se le indiscrezioni di questi giorni corrispondessero al vero, Quota 100 non esisterebbe più. Infatti, l’ipotesi di inserire le finestre o specifici requisiti fa sì che, di fatto, la Quota 100 diventi 101, 102, 103.”, ha osservato il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti.

Non solo Quota 100

Proietti ha incalzato: “Il Governo dopo mesi di annunci deve garantire la reintroduzione di una piena flessibilità di uscita per età intorno ai 62 anni. Inoltre, occorre comunque garantire la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi. Bisogna, poi, valorizzare ai fini previdenziali il lavoro di cura delle donne e la maternità, prevedere meccanismi che tutelino le future pensioni dei giovani, prorogare opzione donna e completare la salvaguardia degli esodati”.

“È, altresì, fondamentale che si proroghi l´Ape sociale così da garantire un´uscita dal lavoro a tutte le categorie meritevoli di tutela come i disoccupati, i disabili e chi svolge mansioni gravose. Su questi temi il Governo farebbe bene, anche se in extremis, a confrontarsi con i sindacati per trovare soluzioni positive alle attese dei lavoratori”, ha sottolineato il leader sindacale.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MyMagazine.news