La scelta del colosso americano dell’e-commerce, Amazon, di adottare un braccialetto elettronico per monitorare i dipendenti, è per il momento solo un brevetto, ma ha già sollevato bufera. Come riportato sul sito GeekWire: «Amazon si è già guadagnata la reputazione di una società che trasforma i dipendenti, pagati poco, in robot umani che lavorano vicino ai veri e propri robot, portando avanti compiti ripetitivi di packaging il più velocemente possibile». Il braccialetto è stato progettato per ottimizzare e velocizzare la ricerca dei prodotti stoccati nei magazzini da parte dei dipendenti.
Secondo quanto scritto su GeekWire, quando verrà effettuato da un cliente un ordine su Amazon, i dettagli verranno trasmessi sul mini computer al polso del dipendente che dovrà correre a prendere la merce e metterla velocemente in una scatola e passare al compito successivo. Gli ingegneri che hanno sviluppato questa nuova tecnologia hanno dichiarato: «I sistemi attuali per tracciare dove sono immagazzinati i prodotti dell’inventario possono richiedere al lavoratore di svolgere atti che gli fanno perdere tempo, per questo sono interessanti tutti i nuovi metodi per tenere traccia di dove sono posizionati i prodotti dell’inventario».
La polemica sulla scelta di adottare braccialetti elettronici.
Il premier Paolo Gentiloni ha commentato: “La sfida è il lavoro di qualità e non il lavoro con il braccialetto“. Mentre i sindacati hanno richiamato al rispetto della “dignità delle persone”. Dove il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso ha commentato: “si commenta da sola“. “Ne penso tutto il male possibile”, ha aggiunto il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. Poi, la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan: “È evidente che ci vuole ancora tanto lavoro per affermare in ogni dove che il lavoro deve avere dignità e rispetto per le persone”.
Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha dichiarato: “Nel nostro Paese c’è una regolazione per legge di tutti gli strumenti che ipoteticamente consentono i controlli a distanza. Se un’azienda intende utilizzare uno strumento con queste caratteristiche deve farlo nel rispetto della legge: ossia avere l’accordo con le organizzazioni sindacali o richiedere l’autorizzazione al ministero”.