Oggi 16 maggio 2023, come ogni anno ricorre Giornata mondiale della celiachia. Questa celebrazione, insieme alla Settimana nazionale organizzata dall’Associazione Italiana Celiachia, ha lo scopo di fare informazione a proposito di una patologia che affligge l’1 per cento della popolazione italiana, ma che in realtà viene diagnosticata solamente nel quaranta per cento dei casi.
Che cos’è la celiachia?
La celiachia è una malattia autoimmune permenente dell’intestino tenue caratterizzata da una infiammazione, che si scatena in individui geneticamente predisposti quando mangiano glutine, vale a dire una componente proteica di frumento, orzo e segale. Il glutine si trova in maniera principale negli alimenti a base di cereali e frumento tipo biscotti, pane, pasta e pizza. I sintomi della malattia sono alterazioni del sangue, tipo anemia, aumento degli enzimi epatici, caduta dei capelli, comparsa di afte alla bocca, carie, ritardi nella crescita. C’è poi diarrea, costipazione e vomito.
Unica terapia l’esclusione del glutine dalla dieta!
Stando a certi dati del ministero della Salute con riferimento all’anno 2021, in Italia le persone celiache sono circa 242.000, dii cui le donne sono circa il 70 per cento dei casi. Unica è la terapia possibile per i celiaci, e cioè, come spiega il dottor Marco Silano, direttore del Dipartimento di malattie cardiovascolari, endocrino-metaboliche e invecchiamento dell’Istituto Superiore di Sanità e coordinatore nazionale dell’Associazione italiana celiachia: “L’esclusione totale del glutine dalla dieta per tutta la vita. L’unica alternativa sono i prodotti formulati appositamente per i celiaci: pane, pasta, cracker che hanno un contenuto di glutine al massimo di 20 parti per milione”.