Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una serie di emendamenti che rendono più vincolanti per i coscritti le norme relative all’arruolamento: il decreto è entrato in vigore con effetto immediato. Oltre a ciò c’è stata una presa di posizione del presidente brasiliano Lula, il quale sostiene che Washinghton deve smettere “di incoraggiare la guerra” in Ucraina e “iniziare a parlare di pace”. Nove civili sono morti nel bombardamento russo a Sloviansk. Gli ucraini sarebbero prossimi alla resa a Bakhmut, stando ai servizi segreti inglesi.
Coscrizione elettronica in Russia!
Secondo la nuova normativa russa, le cartoline precetto potranno essere inviate elettronicamente – non più di persona – e i coscritti registrati online non potranno più lasciare la Russia finché non si presenteranno davanti alle commissioni di reclutamento. Chi non si presenta al commissariato militare entro venti giorni dalla convocazione dovrà subire drastiche restrizioni nella vita di tutti i giorni: ad esempio, agli obiettori di coscienza non sarà più consentito guidare un’auto o acquistare immobili.
Ruolo dell’Italia!
Nel frattempo il capo della Wagner, Prigozhin, ha dichiarato che “L’opzione ideale sarebbe annunciare la fine” della guerra e “radicarsi saldamente” nei territori occupati. Sale a intanto a nove il bilancio dei civili morti nel bombardamento russo a Sloviansk. Negli USA rischia quindici anni anni di prigione la talpa dei leak del Pentagono. L’ambasciatore ucraino in Italia Melnyk ha dichiarato: “Il ruolo dell’Italia, e personalmente di Giorgia Meloni, in questo contesto è cruciale per noi e sono contento che dopo la visita della presidente del Consiglio in Ucraina i rapporti personali tra i due leader di Italia e Ucraina sono fortissimi“.