Bruxelles – L’ultima riunione del Consiglio europeo si chiude nella notte fra giovedì e venerdì. La premier Giorgia Meloni, come riporta il sito del Corriere della Sera, insiste in un inflessibile intento che suscita impazienza in qualcuno, in qualcun altro ammirazione per la fermezza: «Caro Charles (Michel, ndr), la tecnica della fretta nella direzione dei lavori la conosco molto bene, l’ho usata anche io nel corso delle riunioni notturne sulla legge Finanziaria italiana, ma per me ci sono alcuni punti irrinunciabili, se vuoi puoi anche andare a dormire…».
Sui migranti “novità assoluta”!
Nonostante certi momentidi tensione la parte dedicata ai migranti viene considerata da Giorgia Meloni una «novità assoluta», un cambio di passo dirà in seguito di fronte ai cronisti in conferenza stampa. Comunque, al di là delle diverse valutazioni sulla bontà del risultato, è di certo il frutto di un confronto che ha anche altri momenti in qualche modo fuori dall’ordinario. E uno di questi è proprio con un frettoloso Macron. A un certo punto il Presidente francese prende la parola per dire che in molti casi gli emendamenti riguardano argomenti che erano stati già discussi e chiusi nei giorni precedenti, nelle riunioni preparatorie del Consiglio, fra gli ambasciatori dei Ventisette: : «Non mi sembra che possiamo riaprire quello che era stato concordato in sede di Coreper…».
Meloni: «È qui che si prendono le decisioni!»
La risposta della Presidente del consiglio italiana non si fa attendere: «Emmanuel, forse non ho capito bene come funziona questo Consiglio, ma se non mi sbaglio qui siamo in una sede politica superiore al livello del Coreper ed è qui che prendiamo le decisioni, quindi…». In altre parole nuove frizioni fra i due leader ci sono state anche nel corso delle trattative notturne del vertice, su una materia che Meloni chioserà rivendicando un successo personale: «Frutto del lavoro eccellente della nostra diplomazia, ma anche dei tanti contatti che ho avuto nelle ore precedenti e di una posizione politica che ho difeso».