Luigi Di Maio, dal palco del Tempio di Adriano ha annunciato ufficialmente le sue dimissioni da leader del Movimento Cinquestelle. Accolto dall’ovazione della platea, il capo politico uscente ha ringraziato per l’accoglienza e ha pronunciato il suo discorso: “Da oggi la nostra organizzazione è definitiva. Dopo i facilitatori tematici e quelli organizzativi, finalmente ogni regione avrà persone che si prenderanno cura dei cittadini con più attenzione”.
“Continuerò a lavorare per il bene degli italiani da ministro degli Esteri“, continua Di Maio “Il Movimento è un progetto rivoluzionario. Continueremo ad essere determinanti per l’Italia, abbiamo davanti a noi un lungo percorso di crescita (…) Se negli ultimi anni non fossimo andati così spesso l’uno contro l’altro, avremmo raggiunto risultati ancor più importanti“.
Contro il “fuoco amico”!
“Abbiamo fatto tanto da quando siamo al governo: per il lavoro, per le famiglie, la giustizia, l’ambiente. Nottate passate ai tavoli a lavorare“. Di Maio attacca poi il “fuoco amico”: “Lesi dal tutti contro tutti, il rumore di pochi ha fatto danni. Basta pugnalate dalle retrovie”. E ancora: “Nessuna forza politica è mai stata sconfitta da un nemico esterno, bensì sempre dal suo interno. I peggiori nemici, sono quelli che uno non immagina mai di avere e che contraddicono i valori per i quali si è lottato insieme. Sono le persone che al nostro interno lavorano non per il gruppo e per gli obbiettivi comuni, ma per la loro visibilità . Persone che poi non ci mettono la faccia quando si tratta di lavorare per le soluzioni, che criticano senza voler costruire, ma solo per distruggere”.
“Io non mollo”!
Per quanto riguarda il suo futuro nel Movimento garantisce: “Non lo mollerò mai, è la mia famiglia“. “E’ la fine di una fase, ma non del mio percorso nel Movimento. Vi ringrazio per l’affetto, ringrazio Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo per la fiducia, e Davide Casaleggio, che è quasi un fratello“, ha detto dal palco, prima di annunciare l’addio al ruolo di leader: “Sono qui per rassegnare le mie dimissioni da capo politico Cinquestelle. Molti mi hanno detto di non mollare, ma io non ci penso per nulla. Per quanto mi riguarda si chiude soltanto una fase. Ci sarò e non mollerò mai, continuerò a seguire il M5S”, ha concluso, per togliersi infine la cravatta come gesto d’addio.