Pensioni, esodati non salvaguardati: l’appello al Ministro Catalfo ed ai sindacati

Le dichiarazioni a MyMagazine di Gabriella Stojan, coordinatrice del Comitato 6.000 Esodati Esclusi. Le richieste al Ministro Catalfo ed ai sindacati.

Pensioni, esodati: intervista a Gabriella Stojan

Il Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo ha convocato lunedì 27 gennaio, presso la sede del dicastero alle ore 15, Cgil, Cisl e Uil per riprendere il confronto sui temi previdenziali.  Il Ministro, nell’ annunciare l’avvenuta convocazione, ha dichiarato via social: “L’obiettivo è superare la legge Fornero, come lo decideremo sulla base dei dati e di uno studio concreto e reale”. 

“Al Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo che incontrerà i Sindacati il prossimo 27 gennaio per intraprendere un confronto sul “superamento della Legge Fornero”, il Comitato dei 6.000 Esodati Esclusi ricorda che prima di procedere alla revisione della Legge Fornero è necessario porre definitivo rimedio alla peggiore ingiustizia pregressa e tuttora irrisolta in conseguenza di quella Legge – ingiustizia ammessa dalla stessa Fornero e che le Legislature successive non hanno ancora finito di riparare, sanando la drammatica situazione degli ultimi 6.000 Esodati che dopo più di 8 anni sono ancora senza la dovuta pensione“, ha precisato Gabriella Stojan, coordinatrice del Comitato 6.000 Esodati Esclusi.

“Non esisterà alcun “superamento della Fornero” finchè anche l’ultimo esodato non sarà stato salvaguardato”

“Non esisterà alcun “superamento della Fornero” finchè anche l’ultimo esodato non sarà stato salvaguardato”, ha sottolineato Stojan, precisando: “Fin dall’inizio di questa Legislatura si è parlato di “giustizia e equità”, ma gli ultimi 6.000 Esodati sono rimasti tuttora doppiamente esclusi: dalla giustizia a loro dovuta con la riapertura dell’Ottava Salvaguardia a sanatoria delle discriminazioni in essa contenute, e dall’equità del loro trattamento pensionistico alle stesse condizioni di tutti gli altri 144.000 Esodati già salvaguardati. Entrambe le condizioni contraddicono lo stesso art. 3 della Costituzione che sancisce l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge”.

“E’ encomiabile che si voglia procedere alla revisione di una Legge iniqua come la Legge Fornero, ma sottolineiamo che non si può confondere la situazione pregressa degli Esodati con un’ipotetica revisione organica del sistema pensionistico per chi è attualmente ancora al lavoro. Gli ultimi Esodati sono lavoratori a cui spettano le condizioni ante-Fornero essendo fuori dal mondo del lavoro, e quindi con la contribuzione bloccata, ante il 2011 quindi la nostra situazione va sanata prima e al di fuori di elaborare qualunque altra valutazione relativa ai lavoratori ai quali si applica la Fornero in quanto nel 2011 erano in attività”, ha chiarito la coordinatrice del Comitato 6.000 Esodati Esclusi.

Il Fondo esodati

Stojan ha proseguito: “Gli ultimi 2 Governi che hanno trovato modo di spendere decine di Miliardi per prepensionare centinaia di migliaia di persone con Quota 100 e categorie ancora al lavoro “non trovano i soldi” per mandare in dovuta e meritata pensione 6.000 (SEIMILA) Esodati senza alcun reddito da OTTO anni? 6.000 famiglie di Esodati sul lastrico non sono stati finora una priorità neppure per questo ultimo Governo che si dichiara “avvocato degli esclusi?”.

“Ricordiamo che era stato anche costituito per legge un fondo apposito destinato agli Esodati il cui ultimo residuo di più di 700 milioni è stato, a fine 2016, fatto confluire nel FOSF dove se ne sono perse le tracce. Chiediamo quindi che tali fondi siano utilizzati, come previsto per legge, per sanare la nostra situazione!“, ha puntualizzato la coordinatrice del Comitato 6.000 Esodati Esclusi.

Le richieste degli esodati al Ministro Catalfo

“I 6.000 Esodati ancora esclusi si aspettano dal Ministro Catalfo, che finora non ci ha dato neppure udienza, e alla quale è stata indirizzata dall’On. Rizzetto un’interrogazione in Commissione Lavoro della Camera ormai da più di 4 mesi senza risposta, che finalmente chieda a INPS di quantificare la nostra platea, come da quesito più volte fornito allo stesso Ministero e che la Vicepresidente della Camera, On. Spadoni più di un anno e mezzo fa ci aveva promesso di far verificare”.

“I sindacati continuino a sostenere la nostra istanza”

“Dai Sindacati che incontreranno il Ministro, gli Esodati Esclusi si aspettano che continuino a sostenere la nostra istanza pretendendo dal Governo con la massima urgenza la sanatoria del nostro dramma attraverso la riapertura dell’Ottava Salvaguardia equiparando anche per noi il requisito pensionistico al 31/12/2021″, ha dichiarato Stojan.

Emendamento al decreto “Milleproroghe”

“Nonostante sia stato dichiarato più volte dallo stesso Ministro Di Maio che la nostra drammatica questione doveva essere risolta entro la legge di bilancio del 2019, essa è stata ripetutamente ignorata dai Decreti governativi che si sono succeduti. Nella Legge di Bilancio 2020 sono stati presentati ben 2 emendamenti a nostro favore chiedendo la riapertura dell’Ottava Salvaguardia: uno al Senato dai Senn. Nannicini, Laus, Manca (PD) e l’altro, di pari testo, alla Camera dall’On. Rizzetto (FdI). Il primo, pur segnalato, non è stato approvato unicamente per mancanza di volontà politica del Governo, mentre il secondo non ha potuto nemmeno essere preso in considerazione in quanto la L.d.B. è arrivata “blindata” alla Camera.

Ora questo stesso emendamento – che rispecchia esattamente quanto da noi richiesto e necessario per chiudere la questione degli oltre 6000 Esodati esclusi– verrà nuovamente e separatamente ripresentato dall’On. Gribaudo (PD) e dall’on. Rizzetto (FdI) nel Decreto Milleproroghe che andrà in discussione dal prossimo 20 gennaio alla Camera (e, se del caso, anche al Senato sempre dal Sen. Nannicini)” ha precisato la coordinatrice del Comitato 6.000 Esodati Esclusi.

“Ci aspettiamo che questo Governo, se vuole mantenere una credibilità, onori finalmente le promesse fatte e metta la parola fine a questa VERGOGNA di STATO tutta italiana e indegna di un Paese che si autodefinisce civile. Si tratta solo di una decisione politica! Uno Stato che tradisce il patto con i propri cittadini con quale immagine si presenta nel consesso europeo e mondiale? Gli Esodati e gli italiani tutti si aspettano la conferma che l’Italia è ancora uno Stato di diritto”, ha concluso Stojan.

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