Katy Perry accusata di plagio: ecco cosa è accaduto!

Katy Perry è stata accusata di plagio per il suo brano "Dark Horse" del 2014 e dovrà pagare un pesante risarcimento agli autori del brano "Joyful Noise", i chistian rapper Marcus 'Flame' Gray e Chike-Ojukwu. La sentenza lascia molti interrogativi aperti.

Katy Perry accusata di plagio

A quanto pare, ci risiamo. Ancora una volta il mondo della pop music è finito in tribunale per una vicenda di plagio: la canzone “Dark Horse” della popstar americana Katy Perry presenterebbe infatti troppi elementi melodici e arrangiamenti strumentali simili a quelli di “Joyful Noise” dei – ben meno conosciuti, a dir il vero – rapper “cristiani” Marcus ‘Flame’ Gray e Chike-Ojukwu, e sarebbe quindi stata “copiata”.

Le ragioni del verdetto.

I due rapper avevano intentato causa alla Perry fin dal 2014, anno di pubblicazione del brano, verdi di invidia di fronte al successo planetario del brano, secondo singolo per ascolti del 2014 e reso ancora più celebre l’anno successivo, quando la cantante lo ha presentato in apertura del Super Bowl, uno degli eventi mediatici più popolari negli Sati Uniti. Ora, dopo ben cinque anni di iter giudiziario, arriva finalmente la sentenza del tribunale di Los Angeles: il brano è plagiato e pertanto dovrà essere pagato un indennizzo, il cui importo deve essere ancora stabilito. La Perry si era difesa durante il processo, dichiarando di non aver mai sentito prima il brano dei due rapper, ma tutt’al più alcuni “riff” di chitarra che i suoi collaboratori avevano sottoposto al suo ascolto per “trovare l’ispirazione”. Da parte loro i querelanti hanno sostenuti che il loro brano è stato molto ascoltato, soprattutto attraverso i canali streaming, con oltre tre milioni di visualizzazioni su YouTube.

I precedenti famosi di plagio nella musica italiana.

Pare sensata la replica dell’avvocato difensore della cantante, secondo il quale questa sentenza mina alle basi la produzione musicale, in quanto vuole affermare un “diritto di proprietà” su elementi come il beat e la linea melodica, vale a dire dei “mattoni costitutivi” di ogni brano musicale, e per questo motivo difficilmente variabili all’infinito. In questo senso vanno ricordati alcuni precedenti. Il più famoso è quello che coinvolse una star internazionale come Michael Jackson, accusato di plagio da una nostra gloria locale, Al Bano, per la canzone “Will you be there”, che vinse la cause tra mille perplessità degli esperti. Più di recente, anche un idolo dei giovanissimi come Achille Lauro si è visto accusato per aver copiato la propria “Rolls Royce” (con cui ha partecipato all’ultima edizione del Festival di Sanremo) da “Delicata-mente” del gruppo degli Enter. Lasciamo giudicare alle orecchie dei nostri lettori.

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